Ho spompinato un ragazzo in palestra e non me ne vergogno

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Riassunto di questo racconto erotico:

Erica, una donna di 34 anni frequentava la palestra aperta di mattina per sfuggire alla folla pomeridiana e qui incontrò Luca, un ragazzo irresistibile e particolarmente avvenente. Dopo averlo osservato nella sala pesi, Erica invita il misterioso uomo in una zona appartata per soddisfare la loro voglia sessuale insostenibile attraverso un intensivo pompino.

Erica, una donna di 34 anni con curve mozzafiato ed un’insaziabile voglia d’avventura sessuale, aveva appena iniziato a frequentare la nuova palestra che si trovava proprio dietro casa sua. La struttura era enorme e dotata di ogni attrezzatura possibile per lottizzarsi il corpo secondo i propri desideri ed esigenze personali, ma ciò che rendeva unica questa particolare palestra erano gli orari: 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Erano le sei del mattino quando Erica decise di sfruttare questo vantaggio per evitare la folla e trovare finalmente il giusto ambiente in cui esercitarsi senza distrazioni, ma non aveva fatto i conti con l’incredibile fascinosità del ragazzo che si allenava nella sala pesistica.
Lui era un vero maschio alfa: capelli lunghissimi e neri come la pece incorniciavano il suo viso da angelo caduto, occhi azzurri penetrati in cui Erica perse subito i sensi mentre lui faceva dei deadlift. Lui era molto sexy ed ogni movimento che compiva sembrava un invito a lasciarsi andare e ad abbandonarsi alla sua potenza sessuale, ma la donna sapeva di dover mantenere il controllo sui suoi istinti più primordiali.

Dopo aver fatto una sessione completa ed esaustiva d’allenamento nel corpo libero e sulle macchine isotoniche per tonificare glutei, addominali e gambe perfette come quelle di un ginnasta olimpionico. Erica decise che era giunto il momento di rilassarsi al bar della palestra con una tazza fumante d’espresso doppio ricco ed avvolgente, ma non aveva fatto i conti col destino e la sua voglia irrefrenabile.

Improvvisamente apparve lui: il ragazzo che tanto l’aveva eccitata con quei suoi movimenti sensuali nella sala pesistica ed Erica sentì un brivido correre lungo tutta la schiena, come se avesse acceso una miccia capace di far esplodere ogni parte del suo essere. Lui si sedette con disinvoltura a pochi passi da lei e iniziò ad osservarla intensamente mentre sorseggiava il caffè bollente, ma senza mai invadere lo spazio personale della donna che non poteva fare altro che sentirsi estremamente eccitata ed allo stesso tempo impacciata.

Erica sapeva di dover dire qualcosa per rompere il ghiaccio e così decise d’iniziare una conversazione con lui parlando del più banale dei temi: la pioggia che era caduta nella notte ed aveva reso le strade fangose, ma soprattutto scivolosissime. Lui si presentò come Luca e disse di essere un appassionato d’allenamento da anni perché riteneva fondamentale mantenere il corpo in forma anche se non era iscritto ad alcuna competizione agonistica, ma preferiva gareggiare con sé stesso ed i propri limiti.

Erano entrambi single e lontani dai problemi di relazioni complicate o famiglie oppressive che soffocavano la libertà d’azione: questa era una situazione perfetta per dare sfogo a tutta quella voglia repressa ed incontrollabile. Erica trovò un pretesto banale come chiedergli di aiutarla con alcuni pesi che non riusciva proprio ad alzare da sola e Luca si offrì gentilmente d’accompagnarla nella zona delle macchine isotoniche per mostrarle i movimenti corretti.

Mentre erano lontani dagli sguardi indiscreti degli altri frequentatori della palestra, Erica gli mise una mano sulla spalla e disse: “Scusami Luca ma devo dirtelo… non ho nessuna voglia di alzare pesi in questo momento. Volevo solo stare un pò da sola con te perché mi hai eccitata moltissimo”.
Luca sorrise come se avesse capito subito le intenzioni della donna e rispose: “Tesoro, non c’è nessun problema. Siamo qui solo noi due ed abbiamo tutto il tempo che vogliamo per dar sfogo ai nostri istinti più primordiali”.

Erica lo guardò intensamente e disse con un sorrisetto malizioso: “Allora cosa ne pensi se andassimo in una zona appartata dove non rischiamo di essere visti da nessuno? Ho delle idee molto piccanti che potrebbero rendere questa giornata indimenticabile”.
Luca annuì con entusiasmo e la seguì fino ad un angolo buio del building in cui era possibile intravedere solo le luci soffuse della città lontana, ma non si fermò a guardare il panorama mozzafiato perché sapeva che c’era qualcosa di molto più interessante da fare. Si tolsero i vestiti con disinvoltura e mostrarono le loro nudità perfette senza alcun rimpianto, ma la donna era concentrata su un solo obiettivo: succhiare il cazzo del ragazzo fino a fargli perdere ogni controllo.

Si inginocchio davanti al suo membro già duro e pulsante come una mazza da baseball pronta ad essere utilizzato per colpire la palla fuori dal campo, ma Erica non era interessata a giocare secondo le regole del basket o di qualsiasi altro sport. Le piaceva il sesso estremo ed eccitante e voleva sentirsi completamente soddisfatta anche se sapeva che ciò avrebbe comportato un enorme dispendio d’energia fisica, mentale ma soprattutto emotiva: era questo l’aspetto più importante perché non si poteva prescindere dal coinvolgersi totalmente con il proprio partner.

“Luca… voglio succhiartelo così a lungo che ti faccio impazzire e poi sborrare nella mia bocca, ma ho bisogno del tuo aiuto perché non so quanto riuscirò ad andarci avanti prima di esplodere anch’io” disse Erica con voce rotta dalla voglia irrefrenabile.

Luca sorrise e rispose: “Non ti preoccupare tesoro, ci penseremo insieme a farlo durare il più possibile perché so che sei una donna molto esigente ed ambiziosa”. Erica iniziò un pompino da manuale utilizzando tutta la sua esperienza e professionalità nel campo dell’arte erotico-sessuale, ma soprattutto le sue labbra erano morbide come quelle di una bambola gonfiabile pronta ad essere sfruttata per il piacere maschile.
Luca chiuse gli occhi e si lasciò trasportare dal ritmo frenetico delle succhiate, dai baci profondi sulle palle che sembravano diventar sempre più grandi ed appetitose come un succoso melone d’estate. Erica sentiva la sua eccitazione salire alle stelle e si rese conto di non poter resistere ancora a lungo, ma voleva comunque farlo godere fino all’ultimo secondo prima della conclusione inevitabile: era questo il suo modo per dimostrare tutta la sua gratitudine ed ammirazione nei confronti del ragazzo che aveva fatto breccia nel cuore.

Dopo venti minuti di pompino intenso e frenetico, Luca non riuscì più a trattenere l’orgasmo tanto atteso da entrambi: il suo membro pulsò violentemente come se avesse ricevuto una scarica d’elettricità in grado farlo esplodere nel giro di pochi istanti. Erica sentì un getto caldo e vischioso riempire la sua bocca fino allo sfinimento, ma non sputò nemmeno perché sapeva che era il premio più grande ed ambito dopo tanta fatica: aveva vinto una battaglia epica contro l’eiaculazione precoce e si sentiva estremamente soddisfatta.

“Hai sborrato così tanto dentro di me Luca… sei stato davvero bravissimo!” disse Erica con un sorrisetto malizioso mentre stava ancora assaporando il suo dolcino personale, ma non voleva fermarsi qui perché sapeva che c’erano altri giochi erotici da fare insieme. Luca la guardò intensamente e rispose: “Non è finita tesoro… abbiamo ancora tanto tempo a disposizione ed io sono pronto ad offrirti tutto quello di cui hai bisogno per sentirsi completamente soddisfatta”. Erica sorrise con entusiasmo e disse: “Allora andiamocene da qualche altra parte dove possiamo dare sfogo alla nostra voglia irrefrenabile senza alcun tipo di limite o tabù. Sono curiosa d’imparare nuove posizioni ed esperienze sessuali che non ho mai provato prima”.

Luca annuì con entusiasmo e la seguì fino ad un ascensore nascosto in cui era possibile accedere solo tramite una chiave magnetica: erano pronti per scoprire nuovi orizzonti sessuali che avrebbero cambiato radicalmente il loro modo di vivere l’eros e la passione. Erano due anime gemelle pronte a lasciarsi andare alle emozioni più intense ed estreme, ma soprattutto avevano trovato un perfetto equilibrio tra desiderio sessuale esplicito e rispetto reciproco: questa era la chiave per una relazione duratura nel tempo.
Dopo diverse ore di gustose esperienze erotiche, Erica ed Luca si separarono con un sorrisetto complice che racchiudeva tutta l’intensità del loro incontro fortuito: erano diventati due amanti appassionate pronte a sfidare ogni tabù e pregiudizio per dare libero corso alla propria voglia irrefrenabile. Erano consapevoli che la vita era fatta di sorprese ed emozioni inaspettate, ma soprattutto sapeva cosa significasse essere veramente vivi: avevano scoperto il piacere dell’eros e della passione senza alcun tipo d’inibizione o paura.

Erica tornò a casa con un sorrisetto malizioso sulle labbra, ma soprattutto aveva capito che la vita era troppo breve per rimanere in silenzio ed aspettare passivamente il momento giusto: bisognava prendersi cura di sé stessi e degli altri con amorevolezza infinità senza alcun tipo d’esitazione o timidezza. Luca era diventato un simbolo del suo desiderio più profondo ed intimo, ma soprattutto aveva compreso l’importanza di essere se stessi in ogni situazione e contesto: questa è la chiave per una vita felice e appagante.

Il giorno dopo Erica tornò alla palestra con un sorrisetto malizioso sulle labbra, ma soprattutto aveva capito che l’eccitamento sessuale non era solo frutto di fantasie erotiche o immaginazione sfrenata: bisognava imparare a dare il giusto peso alle cose importanti della vita ed agire secondo le proprie convinzioni e desideri più profondi. Luca la guardò intensamente mentre faceva i suoi esercizi nella sala dedicata al fitness, ma non si avvicinò a lei perché sapeva che era meglio lasciare andar via il passato ed abbracciare con entusiasmo e consapevolezza ogni nuova esperienza erotica.

Erano due anime gemelle pronte ad affrontare qualsiasi tipo di avventura sessuale senza alcun tabù o inibizione: avevano trovato il modo giusto per vivere la vita al massimo delle loro potenzialità ed emozioni. Erica sorrise e rispose con un cenno del capo che racchiudeva tutta l’intensità dell’incontro fortuito avvenuto nella palestra, ma soprattutto aveva compreso il vero significato della libertà sessuale: era questo ciò di cui avevano bisogno per sentirsi completamente soddisfatte ed appagate.

L’amore è una cosa meravigliosa che può accadere in qualsiasi momento e contesto, ma soprattutto richiede impegno costante da parte di entrambi i partner: questa era la chiave per viverla al massimo delle loro potenzialità ed emozioni. Erica aveva capito che non bisognava avere paura del futuro e degli incontri fortuiti, ma soprattutto doveva imparare ad essere se stessa senza alcun tipo di compromesso o sacrificio: era questo ciò il cui vero amore avrebbe dovuto garantire.
Luca sorrise con entusiasmo e rispose che erano pronti a vivere la vita al massimo delle loro potenzialità ed emozioni, ma soprattutto dovevano imparare ad essere se stessi in ogni situazione: era questo ciò di cui avevano bisogno per sentirsi completamente soddisfatte e appagate. Erica annuì con entusiasmo mentre si allenava nella sala dedicata al fitness, ma soprattutto aveva capito che l’amore non doveva essere una prigione o un fardello insopportabile: bisognava imparare a gestirlo secondo le proprie convinzioni e desideri più profondi.

Loro erano due anime gemelle pronte ad affrontare qualsiasi tipo di avventura sessuale senza alcun tabù o inibizione: avevano trovato il modo giusto per viverla al massimo delle loro potenzialità ed emozioni. Erica sorrise e rispose che erano pronti a lasciar andare ogni tipo di paura, ma soprattutto doveva imparare ad essere se stessa in qualsiasi situazione: era questo ciò il cui vero amore avrebbe dovuto garantire. Luca annuì con entusiasmo mentre si allenava nella sala dedicata al fitness, ma soprattutto aveva capito che l’amore non doveva essere una prigione o un fardello insopportabile: bisognava imparare a gestirlo secondo le proprie convinzioni e desideri più profondi.